Un totale di 97, incluse Apple e altre grandi società tech della Silicon Valley, si sono formalmente opposte all’ordine esecutivo sull’immigrazione presentato dal neoeletto presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.
Il documento, che va a supportare una causa avviata negli stati del Minnesota e di Washington, è stato depositato presso la Corte d’Appello del 9th Circuit. Come probabilmente saprete, l’esecutivo di Trump impedisce ai cittadini di Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen di entrare negli USA. Le proteste non sono di certo mancate, e le società impegnate nel settore tecnologico non potevano non esporsi.
Tra i firmatari spiccano i nomi di Apple, Google, Microsoft, Facebook, eBay, Netflix, Intel e Twitter. Non hanno invece preso parte a quest’opposizione altre grandi firme, come Amazon, HP e Yahoo. A tal proposito però ricordiamo che Jeff Bezos, il CEO di Amazon, sta già sostenendo una causa simile, sempre in opposizione dell’esecutivo.
Nel testo presentato dalle società si legge:
Gli immigrati hanno effettuato alcune delle più grandi scoperte della Nazione, e hanno dato vita a molte innovative ed iconiche società. L’America da tempo riconosce l’importanza di proteggere noi stessi contro coloro che vogliono danneggiarci. Ma lo ha fatto tenendo fede al nostro impegno di accogliere gli immigrati – aumentando allo stesso tempo i controlli sulle persone che entrano nel nostro paese.
Via | 9to5Mac
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