Il decreto di Sandro Bondi, del quale vi avevamo parlato diversi mesi fa, è stato “finalmente” approvato e la nuova tassa SIAE è stata applicata ai supporti digitali. Anche se non è stato annunciato ancora nulla di ufficiale, Apple si è già adeguata ed ha prontamente aumentato i prezzi dei suoi prodotti sullo Store online.
La tassa SIAE ha colpito in generale tutti i supporti di memorizzazione, i player audio e video ed anche i computer. I rincari non sono altissimi, ma di sicuro andranno a influenzare il prezzo finale del prodotto ricadendo così sui consumatori. Macity ha stilato una tabella relativa alla nuova tasta, basandosi sul decreto ufficiale che potete leggere integralmente qui. Di seguito gli aumenti dei prodotti:
- supporti audio analogici: 23 centesimi per ogni ora di registrazione musicale;
- supporti audio digitali (CD, DVD, ecc): 22 centesimi per ogni ora di registrazione musicale;
- CD-R: 15 centesimi ogni 700 Mb di capacità dati e 0.22 per ogni ora di registrazione audio;
- supporto video analogico: 0.29 centesimi per ogni ora di registrazione;
- supporto video digitale: 0.29 centesimi per ogni ora di registrazione;
- DVD riscrivibili: 41 centesimi ogni 4,1 GB
- masterizzatori: +5% sul prezzo di vendita;
- Memorie (MicroSD e removibili): 0,03€ per le memorie sotto i 5GB, 0,05€ per quelle dai 5GB in su;
- Chiavette USB: 0,10€ a GB entro i 4GB, 0,09€ oltre i 4GB;
- Memorie HD esterni: 0,02€ a GB entro i 400GB, 0,01 oltre i 400GB;
- Cellulari e Smartphone: fino a 0,90€ a dispositivo.
Ed anche Apple ovviamente si è subito adeguata alzando i prezzi dei propri prodotti:
- iPod Shuffle passa da 55 a 61€;
- iPod Nano da 139 a 143€;
- iPod Classic rincara di ben 18€;
- iPod Touch da 189 a 194€;
- Macbook da 899 a 902€;
- iMac da 1099 a 1102€;
- Macbook Pro da 2299 a 2302€.
Il decreto era stato ampliamente criticano nei mesi scorsi, sia perchè va a incidere su un settore in via di innovazione, sia perchè va a colpire le aziende straniere che cercano di competere espandendosi nel nostro territorio. Il ministro ha replicato dicendo che la tassa esiste in tutta Europa, subendo così una contro-replica dai consumatori che sostengono che in Italia questa tassa esiste già e che non era il caso di incrementarla.
Ed ora grazie a questa tassa i prodotti Apple sono aumentati, anche se di pochi euro, diventando così i più cari di tutta l’Europa, superando persino quelli della Francia che fino ad ora sostenevano il record delle tasse sui supporti digitali.
Grazie per le numerose segnalazioni – Via | Macity
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