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L’Electronic Frontier Foundation (EFF) da anni cerca di fare luce su tutti i lati nascosti delle società ed in particolare, relativamente ad Apple, cerca di portare avanti l’azione relativa alla legalizzazione del Jailbreak. Oggi è stato divulgato un articolo in cui vengono portate alla luce alcune clausole della licenza degli sviluppatori iPhone.
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A dir la verità sono tutti punti che già conoscevo, sui quali non credo sia mai stato fatto mistero. Tuttavia ecco di seguito tutto quello che, secondo l’EFF, porta Apple ad avere sempre il coltello dalla parte del manico e che permette di zittire chiunque gli vada contro:
- Gli sviluppatori non possono divulgare le informazioni che ricevono da Apple, sopratutto in merito ad un rifiuto in AppStore. Tutto questo è conosciuto come Non-Disclosure Agreement (NDA)
- Le applicazioni realizzate con l’iPhone SDK sono valide soltanto per l’AppStore e non vanno rilasciate altrove (Cydia o altro)
- E’ proibito risalire al codice sorgente di un’applicazione per poterla utilizzare altrove oppure adattare l’app per diverse piattaforme.
- Gli sviluppatori non devono fare riferimenti ad altre piattaformi o prodotti non Apple. Non devono nemmeno riferirsi al Jailbreak
- Apple riconoscerà al massimo 50$ in causa di danni provocati da una pubblicazione non-corretta della propria applicazione
- I dispositivi utilizzati per testare le applicazioni potrebbero bloccarsi nella “testing mode” e potrebbero non essere più ripristinati alle condizioni originali.
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