Un’interessante articolo di Reuters fa chierezza su Apple ed i vari mezzi che vengono utilizzati mantenere le segretezza sui nuovi prodotti.
In primo luogo si parla di metal detector, per impedire ai dipendenti di entrare nelle fabbriche con un qualsiasi dispositivo elettronico in grado di scattare anche delle foto. Un’altro fattore molto importante riguarda lo “spezzettamento” della produzione in varie fabbriche, in maniera tale che ogni dipendente resti a contatto soltanto con un piccolo componente anzichè l’intero dispositivo. Soltanto chi assemblerà tutti i pezzi potrà vederlo completamente ma logicamente una piccola parte di manodopera è più semplice da controllare rispetto ad una fabbrica intera.
Se qualche dipendente non dovesse mantenere segreta l’identità, il form-factor o le caratteristiche del dispositivo, andrebbe in contro a multe salatissime ed il conseguente licenziamento immediato.
Le stesse fabbriche sono costruite ed organizzate per limitare il rischio che qualcuno possa sbirciare all’interno. Praticamente sono tutte blindate e guardie armate presidiano ogni ingresso.
Nel territorio che circonda le fabbriche inoltre, sono stati costruiti dei dormitori, supermercati, campi di giochi, locali di intrattenimento e quant’altro, al fine di riprodurre una sorta di mini-città per evitare che i dipendenti escano troppo spesso al di fuori di questa “area protetta”. In questo modo si riduce al minimo la possibilità di incontrare persone “estranee” ad Apple o che comunque non hanno nulla a che fare con il lavoro in questo fabbriche.
Una situazione veramente paradossale che Apple continua a considerare sacra a causa di tutta la pubblicità gratuita che riceve per i vari rumors, supposizioni, voci di corridoio etc.
Via | Macitynet
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