Un’applicazione di fotografia è diventata incredibilmente popolare nelle ultime settimane. La cosa però “preoccupante” è che questa invia i dati degli utenti direttamente agli sviluppatori in Cina.
Meitu è disponibile su App Store da Febbraio 2016, ma è solo nelle ultime settimane che ha raggiunto un incredibile successo tra gli utenti. Ciò ha portato alcuni ricercatori a “scavare” nel codice dell’applicazione, ed è emerso qualcosa di interessante.
Infatti, stando a quanto dichiarato da Jonathan Zdziarski, Meitu effettua diversi controlli per capire se l’iPhone su cui è installata è jailbroken e colleziona informazioni sull’utente. L’app crea poi un identificatore unico basato su una parte dell’indirizzo MAC, un codice unico assegnato ad ogni dispositivo.
I dati raccolti vengono inviati ai creatori di Meitu, direttamente in Cina. È probabile che gli sviluppatori vendano tali informazioni ad altre società per annunci mirati.
Su Android, i dati raccolti sono ancora di più. L’applicazione infatti richiede l’accesso alla posizione, alla rubrica e alle impostazioni audio del dispositivo. Come se non bastasse, chiede anche i permessi per operare in background ancor prima che venga lanciata dall’utente.
Ma Zdziarski ha voluto però precisare una cosa: «Se credete che Meitu sia troppo invasiva, ragazzi ho alcune notizie per voi circa le app. Come ho detto in alcuni tweet precedenti, Meitu è solo una delle tante applicazioni che collezionano dati».
Via | CultOfMac
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