Pochi giorni fa abbiamo pubblicato la notizia che vede Samsung pronta a svelare i motivi che hanno costretto il gruppo sudcoreano a ritirare dal mercato il Note 7. L’ufficialità arriverà in una conferenza stampa pianificata per Lunedì, ma il Wall Street Journal ha anticipato il contenuto del report.
Il surriscaldamento, scrive la testata, sarebbe stato generato dalle seguenti motivazioni: “batteria di dimensioni irregolari e problemi di produzione“. Il Wall Street Journal quantifica l’impatto finanziario in 5 miliardi di dollari.
Dopo il lancio dello scorso Agosto, sono arrivate molte segnalazioni per alcuni Galaxy Note 7 “esplosi”. La società inizialmente ha sostituito i dispositivi incolpando la Amperex Technology, unico fornitore esterno di batterie (l’altra è controllata direttamente da Samsung). Di fronte ai nuovi casi, però il gruppo aveva preferito ritirare il prodotto. L’indagine del gruppo confermerebbe il coinvolgimento di entrambi i fornitori. Il problema delle dimensioni è riconducibile alla società controllata da Samsung, mentre quella riconducibile ad Amperex è quella “dell’accelerazione della produzione”.
Il report è stato redatto da un team di ingegneri, e ha visto il coinvolgimento diretto di alcuni dirigenti e la collaborazione di alcune società esterne.
I dispositivi già venduti e richiamati sono stati 2,5 milioni, anche se molti utenti hanno deciso di non restituire il device. A tal proposito, ricordiamo che Samsung ha rilasciato, e rilascerà, aggiornamenti software che renderanno praticamente inutilizzabile i Galaxy Note 7 ancora “in circolazione”.
via | WSJ
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