Un insegnate francese ha da poco scoperto l’iniziativa “Gita all’Apple Store” ed ha deciso di lamentarsi con il Ministro dell’Educazione.
Secondo questo insegnante, i ragazzi vengono usati per fare pubblicità ad un’azienda e non c’è nulla di educativo in questo.
Con le Gite all’Apple Store, gli studenti e gli insegnanti possono provare i dispositivi Apple, mettere alla prova teorie ed esperimenti, dare vita a storie interattive, creare progetti ed utilizzare le svariate applicazioni per realizzare del materiale. Tutto questo avvicina le persone ai Mac e ai dispositivi iOS che probabilmente diventeranno la scelta di acquisto di questi ragazzi.
L’insegnante sostiene che gli studenti vengono confinati negli ambienti dorati dell’azienda per convertirli ai prodotti dopo averli bombardati di materiale pubblicitario: “Gli studenti non dovrebbero occupare il normale orario scolastico nei negozi. Gli alunni vengono lasciati nelle mani di venditori che gli propinano argomentazioni pubblicitarie”.
In aggiunta, nel documento che i genitori devono firmare, c’è scritto che Apple ha il diritto di utilizzare, pubblicare, duplicare e trasmettere tutto il materiale accumulato, comprese foto e registrazioni video dei ragazzi mentre “lavorano” sui dispositivi.
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