Google – secondo le indiscrezioni di fonti molto vicine al progetto – sembra intenzionata a fare marcia indietro sullo sviluppo di un’auto rivoluzionaria a guida autonoma, priva di pedali e volante, tornando all’idea di progettare vetture con caratteristiche più vicine a quelle attuali.
Alphabet, l’holding a cui fa capo Google, è stata la prima grande azienda a voler puntare sul progetto di un’auto a guida autonoma che sapesse gestire ogni aspetto della guida ma ora sembra aver intenzione di invertire la rotta per il ripensamento di alcuni dirigenti, tra cui il CEO Larry Page.
I motivi che potrebbero portare a questa decisione, a dir poco clamorosa visto l’impegno profuso in termini di tempo e denaro, non sono ancora stati precisati ma potrebbero riguardare l’impossibilità di commercializzare l’auto a guida autonoma in tempi brevi, allungando così a tempo indefinito il rientro economico.
L’azienda però non intende abbandonare il mondo dei motori ma sembra interessata a variare la propria posizione, puntando su un servizio di ride-sharing in stile Uber con cui entrerà in competizione.
Per raggiungere questo obiettivo Google potrà contare sulla collaborazione di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) con cui era già stato stretto un accordo nel mese di maggio.
FCA metterà a disposizione un centinaio di prototipi di mini-van Pacifica con sistema self-driving che però offriranno anche comandi manuali per consentire al conducente di poter intervenire in qualsiasi momento per correggere o modificare la guida. Così Google si occuperà della parte software mentre FCA metterà in campo la propria esperienza nella costruzione di auto e la rete di distribuzione.
La decisione aziendale non ha avuto l’unanimità dei consensi. Sergey Brin, co-fondatore di Google, era ed è sempre rimasto favorevole allo sviluppo di un’auto propria a guida autonoma.
Via | The Information
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