Apple continua a proteggere la privacy dei propri clienti, applicando delle misure di sicurezza avanzate su tutti i suoi dispositivi. A quanto pare però, le forze dell’ordine inglesi hanno trovato un sistema per accedere ai dati dei criminali sotto investigazione.
Si tratta di una “tecnica” molto arcaica e poco professionale quella utilizzata dalle forze dell’ordine inglesi. In pratica per poter accedere ai dati del dispositivo iOS protetto da password, devono rubarlo al criminale, dopo che ha eseguito lo sblocco.
Ma perché non forzare semplicemente la persona sotto investigazione a sbloccare il proprio dispositivo? Probabilmente ve lo starete chiedendo i molti. La risposta è semplice: le forze dell’ordine inglesi non possono farlo, perché andrebbero a violare la legge sulla privacy. Sembra assurdo, ma di fatto con questa legge in vigore le forze dell’ordine non possono accedere legalmente ai dati protetti su un iPhone, se non con il metodo indicato prima.
Rubare il telefono alla persona sospettata è già stato messo in pratica dalle forze dell’ordine. Per farlo hanno dovuto pedinare il sospettato in attesa di uno sblocco del dispositivo, per poi arrestarlo, sequestrare il dispositivo e cercare di mantenerlo acceso in attesa di future analisi. Così facendo la polizia può evitare di spendere milioni di dollari per la ricerca di un possibile sblocco del dispositivo, com’è già successo all’FBI con il caso di San Bernardino.
Via | 9to5Mac
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