Pochi minuti fa vi abbiamo parlato di Rogue Amoeba, un’azienda che ha dovuto passare alcuni mesi infernali per poter vedere approvato un’aggiornamento della propria applicazione su AppStore. Mirco Cristello, developer che abbiamo più volte conosciuto con GeoItalia ed altre applicazioni, ci ha inviato la sua testimonianza a riguardo, confermandoci, alla fine, che queste cose accadono quasi sempre.
Secondo la sua storia, infatti, circa un mese e mezzo fa venne inviato ad Apple un aggiornamento per la sua applicazione, Full Shorcuts. I tempi di approvazione si sono subito allungati a dismisura seguiti, poi, da una mail da parte di Apple stessa che informava lo sviluppatore di non poterlo approvare a causa della presenza di alcune immagini di proprietà dell’azienda cupertiniana.
Un po’ amareggiato, Mirco riprende il progetto e decide di effettuare alcune modifiche sull’interfaccia grafica. Invia nuovamente l’update ma, dopo ulteriori 10 giorni, gli arriva un’altra mail che lo informa di alcuni problemi nei tempi di approvazione. Scocciato e scontento, invia una mail ad Apple chiedendo maggiori informazioni a riguardo.
Viene quindi ricevuta una nuova mail seguita subito dopo da una chiamata al cellulare direttamente dalla Sede in California, dove Mirco viene informato che questa volta il problema risiede nella parola Finder (cosa abbastanza strana visto che è presente tutt’ora all’interno dell’applicazione). Dopo una breve discussione la chiamata finisce e il developer sarà costretto a cambiare tale parola per vedere la propria applicazione finalmente approvata. Ecco parte della sua mail.
Più di un mese e mezzo fa ho inviato ad Apple la versione 3.0 dell’applicazione. Dopo avermi scritto che la revisione richiedeva più tempo del previsto, mi hanno informato che l’applicazione è stata rifiutata perchè utilizzava immagini di proprietà Apple. Prendo forza, cambio le icone e, anche se non proprio contento, invio nuovamente l’applicazione. Dopo ulteriori 10 giorni mi viene ancora detto che la revisione richiedeva più tempo del previsto. Invio una mail per chiedere spiegazioni. In sostanza chiedevo: non volete le immagini, ora le ho cambiate, quale altro problema c’è?
Mi rispondono con una mail che non significa nulla (cioè ci sono dei problemi, non sappiamo di quanto tempo abbiamo bisogno, grazie della pazienza). Oggi mi chiamano al cellulare dalla sede Apple in California e mi dicono che il problema ora è la parola Finder. Io, un po’ sbigottito visto che la parola era stata usata senza problemi nella versione 2 dell’applicazione, chiedo: ma il Finder è il Finder! Come diavolo devo chiamarlo? La tipa al telefono, comunque molto cortese, mi suggerisce Search! Ribatto che non ha senso! Insomma alla fine mi sa che dovrò usare una parola tipo Computer o boh…
Sta di fatto che per qualche immagine e soprattutto per una parola, sono in ballo da quasi 2 mesi e ancora dovrò aspettare che accettino il nuovo aggiornamento.
Il nostro piccolo, ma comunque importante, contributo in questo momento è quello di aiutarlo a trovare una parola sostitutiva per poter, forse, finalmente vedere su AppStore il tanto atteso aggiornamento. A voi la parola!
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