Il procuratore distrettuale di New York ha esplicitamente richiesto all’amministrazione Trump di intervenire a livello federale, obbligando Apple a rimuovere il sistema di criptaggio dei dati che rende impossibile, anche alla stessa azienda, di accedere alle informazioni contenute nei dispositivi.
La contea di New York al momento ha 423 iPhone in stato di sequestro appartenenti a criminali ma non è in grado di sbloccarli, pur disponendo di un mandato che gli consentirebbde di accedere a quelle informazioni. Nemmeno Apple può aiutarli ma l’azienda non ha nemmeno la volontà di farlo, a tutela della privacy dei clienti.
I federali di New York però non sono d’accordo e vogliono obbligare Apple ad aprire il sistema operativo, dichiarando che i cittadini non dovranno mai preoccuparsi di questo perchè la polizia potrà verificare il contenuto degli iPhone soltanto dopo aver ottenuto un regolare mandato, quindi in casi di pubblica sicurezza e simili. Questo non significherebbe dare la chiave del telefono a chiunque nè di attivare backdoor governative.
In campagna elettorale Trump ha sempre sostenuto il suo appoggio verso le forze dell’ordine così come la sua volontà di boicottare Apple, quindi vedremo cosa succederà.
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