Angela Ahrendts, SVP of Retail di Apple, ha preso parte all’annuale Most Powerful Women Summit di Fortune, e ha fornito alcune informazioni riguardanti gli Apple Store di nuova generazione.
La Ahrendts ha dichiarato di credere che “più grande è la società, maggiore è il dovere” di quella società di fare qualcosa che vada oltre il raggiungere grandi risultati nei profitti. Una cosa che particolarmente le sta a cuore è l’istruzione, ed è anche per questo che gli Apple Store di nuova generazione sono qualcosa di più di “semplici negozi” dove acquistare prodotti.
I design degli store di nuova generazione sono l’apice di questa visione. La Ahrendts ha fatto notare che la società cerca di assumere persone in base alla loro empatia e compassione, fattori importati nei rapporti interpersonali. Ad esempio, Apple vuole insegnare ai bambini cose che non possono imparare a scuola, ed è proprio per questo motivo che negli Apple Store si organizzeranno corsi di programmazione con Swift per bambini, genitori ed insegnanti.
Le lezioni, attualmente disponibili per gli insegnanti presso l’Apple Union Square a San Francisco, saranno lentamente estese agli store di nuova generazione nei prossimi anni. Bambini, genitori ed insegnanti potranno frequentare questi corsi gratuitamente, per tre volte al giorno. Attualmente, Apple organizza campi educativi per bambini in estate.
Altro punto di forza dei nuovi Apple Store è la migliore rappresentazione dei prodotti. Per ottenere il risultato migliore, la società ha tenuto traccia di ciò che gli utenti sono soliti fare con i propri dispositivi e ha integrato tutto ciò negli store, con una conseguente maggiore attenzione rivolta alle arti liberali.
Angela Ahrendts ha dichiarato di aver sempre creduto nella filosofia di Steve Jobs del “connubio tra tecnologia e arti liberali”, e che uno dei suoi principali obiettivi era proprio quello dare maggior spazio negli store a questo concetto. La dirigente Apple ha spiegato che la nuova posizione Creative Pro è l’equivalente per le arti liberali del Genius, e che i due ruoli hanno la stessa importanza. I Creative Pro hanno lo scopo di aiutare gli utenti a capire cosa vogliono fare con i prodotti Apple (fotografia, coding, creare musica, registrare e montare video…).
Altro metodo per integrare le arti liberali negli store è trasformare quest’ultimi in community. “Nei weekend vedrete un artista all’opera, oppure un ragazzo suonare la chitarra“, ha dichiarato la Ahrendts. L’obiettivo è quello di promuovere le esperienze umane, che possono far uscire le persone dalla loro ‘bolla digitale’.
Infine, la Ahrendts ha affermato di considerare gli store come il più grande prodotto di Apple. La società ha in programma l’apertura di 95 Apple Store di nuova generazione entro la fine dell’anno.
Via | MacRumors
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