Se siete utenti di Spotify, amici e parenti non saranno gli unici che potranno controllare le vostre playlist. Infatti, la popolare piattaforma di streaming musicale ha deciso di vendere i dati degli utenti che non hanno sottoscritto l’abbonamento a società per pubblicità mirate.
Gli inserzionisti avranno accesso ai dati di oltre 70 milioni di persone che utilizzando Spotify gratuitamente. In particolare, le società otterranno informazioni come età, sesso, genere musicale in ascolto e, ripetiamo, playlist.
Gli annunci pubblicitari dureranno dai 15 ai 30 secondi, interrompendo (come ormai siamo abituati) l’ascolto dei brani musicali. Si tratta in realtà di pratica utilizzata anche da altri colossi tech, come Google e Facebook.
Il bilancio di Spotify è attualmente in rosso, quindi questa mossa, da un punto di vista aziendale, è comprensibile. E voi, continuerete ad utilizzare questa piattaforma per ascoltare musica in streaming dopo questa “novità”?
Via | Engadget
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