Apple potrebbe presto doversi difendere da una Class Action intentata nei suoi confronti dai clienti che hanno acquistato i pacchetti AppleCare e AppleCare+ per la copertura dei danni su iPhone e iPad.
La contestazione parte dal fatto che Apple sostituisce i prodotti danneggiati con dispositivi uguali, buoni in termini di prestazioni e affidabilità, però sono modelli di seconda mano ricondizionati.
La causa è stata presentata alla Corte Distrettuale della California da Vicky Maldonado e Joanne McRight a nome di tutti i clienti che hanno acquistato un piano per la sostituzione dei dispositivi. L’accusa sostiene che i clienti coinvolti siano stati economicamente danneggiati dal momento che Apple ha sostituito i dispositivi con unità ricondizionate che non possono essere considerate “nuove”.
Per nuovo si intende un dispositivo che non è mai stato utilizzato o venduto in precedenza ed ogni parte sia nuova. La parola “ricondizionato” viene citata solo una volta nelle 33 pagine che illustrano le condizioni di AppleCare+. In più il termine ricondizionato non si riferisce all’intero dispositivo ma solo ad una parte di esso.
I sostenitori della class action ritengono falsa e fuorviante la pubblicità del piano AppleCare che l’azienda vende a 79,99 dollari promettendo di sostituire i dispositivi che subiscono danni accidentali. Le sostituzioni con dispositivi ricondizionati non possono essere «equivalenti ad un dispositivo nuovo in termini di prestazioni e affidabilità».
La parola ora spetta al giudice della corte distrettuale che dovrà stabilire se la dicitura di equivalenza possa essere considerata valida altrimenti Apple potrebbe vedersi costretta a rimborsare tutti gli utenti che si sono sentiti ingannati dal programma di protezione AppleCare.
Via | CultOfMac
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