Vi avevamo dato notizia che Apple non avesse l’esclusiva sul marchio iPhone in Cina, detenuto invece da un’azienda locale produttrice di articoli in pelle. Nonostante il viaggio di Tim Cook in Cina ed il ricorso presentato, sembra che per Apple ci siano sempre meno speranze.
Secondo l’articolo 2.001 sul diritto del deposito dei marchi, il tribunale di Pechino ha respinto il ricorso di Apple per assicurarsi i diritti esclusivi del marchio iPhone, confermando la sua registrazione a nome della Xintong Tiandi Technology di Pechino, azienda produttrice di articoli di pelletteria, avvenuta nel 2007.
L’avvocato difensore della società cinese ha confermato che la Xintong ha acquistato i diritti all’uso del marchio da una società russa nel 2011 ma i diritti sull’utilizzo del marchio iPhone deriverebbero da un deposito del 2007. Dal momento che il nome iPhone non era onnipresente o famoso (concetto del tutto soggettivo) al momento del deposito, secondo la legge cinese Apple non ha motivo per presentare una qualsiasi contestazione.
Apple ha portato iPhone in Cina nel 2009 grazie ad un accordo con China Unicom ed è diventato in poco tempo il dispositivo più venduto e preferito dall’utenza cinese quindi, contestualmente, un marchio rinomato. L’azienda di Cupertino ha presentato una domanda di registrazione per il marchio iPhone nel mercato cinese nel 2002, ottenendo il deposito nel 2003.
Quando, nel 2010, Xintong ha pubblicato la domanda di deposito per il marchio “i-phone” i legali di Apple hanno fiutato la possibilità di una contestazione ed hanno presentato ricorso nel 2012 ma è stata respinta così come il ricorso in appello.
Apple ha comunicato di voler portare la questione di fronte alle Corte Suprema del Popolo Cinese dove, in altri casi, ha già ottenuto successo ma le speranze di ottenere ragione sembrano destinate ad affievolirsi.
Via | AppleInsider
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