Dag Kittlaus and Adam Cheyer, co-fondatori di Siri, hanno dato dimostrazione del loro nuovo assistente virtuale chiamato Viv. Debutterà la prossima settimana questa nuova intelligenza artificiale che risulta essere più avanzata di Siri e che riesce a compiere più azioni contemporaneamente, in molti meno passaggi, senza nemmeno avere la necessità di un’interazione umana.
Viv, ad esempio, può prenotare un tavolo al ristorante, i biglietti per un film e così via, utilizzando soltanto un comando. L’assistente cercherà prima le migliori offerte per garantire il miglior prezzo e poi procederà. Qualora non dovessero esserci tavoli disponibili in quel locale o biglietti disponibili per un determinato film, allora offrirà anche svariati suggerimenti alternativi.
Con Siri, prenotare una pizza presso un ristorante vicino richiede diversi passaggi, l’apertura di applicazioni specifiche, precedentemente installate, e l’interazione con lo schermo, Viv invece ha tutto integrato al suo interno e non richiede nemmeno l’apertura di un’applicazione.
Molte delle funzioni di Viv sono possibili grazie ad un’integrazione completa con le maggiori applicazioni di terze parti come Uber, Florist One, SeatGuru, ZocDoc e Grubhub. Il team continuerà a lavorare in questo modo espandendo sempre di più funzionalità e capacità dell’assistente che, ad oggi, permette già di avere moltissimo. Ad esempio, si potrà dire in un’unica frase: “Voglio un biglietto per Spiderman al cinema più vicino poi una bottiglia di vino e dei fiori per mia moglie“, ottenendo esattamente tutto quello che è stato richiesto al proprio indirizzo email oppure di residenza.
Gli sviluppatori hanno dichiarato che Siri era stato inizialmente sviluppato con le stesse premesse di Viv, tuttavia poi sono cambiate quando il progetto è passato sotto la leadership di Apple. “Steve Jovs aveva le sue idee riguardo la prima versione di Siri ed era ben distante da tutte le cose che noi stavamo facendo”.
Sostanzialmente Steve ha voluto lanciare una versione “castrata” di Siri, con meno funzioni ed una struttura più semplice, in grado di sfruttare soltanto le applicazioni di sistema e poi (più recentemente) quelle di App Store anzichè funzionare autonomamente. Le ragioni sono da ricercare nel fatto che in questo modo, anno dopo anno, si potevano offrire agli utenti nuovi motivi per acquistare iPhone oltre al fatto di incentivare lo sviluppo di App intorno alle quali ruota l’ecosistema ed il successo dei prodotti di quest’azienda. Tuttavia, ad oggi, quella scelta di Steve potrebbe ledere la sua stessa azienda perchè sia Google che Facebook hanno già avanzato le proprie offerte per acquistare la tecnologia di Viv da integrare nei propri assistenti virtuali Google Now e Facebook M.
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