Sul blog dedicato agli sviluppatori, Apple fa sapere che dal 1 Giugno 2016 le applicazioni dovranno supportare i soli network IPv6.
IPv6 è la versione dell’Internet Protocol designata come successore dell’IPv4. Tale protocollo introduce alcuni nuovi servizi e semplifica molto la configurazione e la gestione delle reti IP.
La sua caratteristica più importante è il più ampio spazio di indirizzamento:
- IPv6 riserva 128 bit per gli indirizzi IP e gestisce 2128 (circa 3,4 × 1038) indirizzi;
- IPv4 riserva 32 bit per l’indirizzamento e gestisce 232 (circa 4,3 × 109) indirizzi.
Quantificando con un esempio, per ogni metro quadrato di superficie terrestre, ci sono 655.570.793.348.866.943.898.599 indirizzi IPv6 unici (cioè 655.571 miliardi di miliardi), ma solo 0,000007 IPv4 (cioè solo 7 IPv4 ogni milione di metri quadrati).
La transizione era già iniziata lo scorso, subito dopo la WWDC 2015, ma adesso diventa un obbligo ed un requisito da rispettare per poter essere presenti in App Store. Soltanto un numero ristretto di applicazioni richiederà il lavoro degli sviluppatori ai fini di adeguarsi alle nuove linee guida i cui dettagli sono disponibili sul sito Apple.
Rimanendo sul lato tecnico, vi informiamo inoltre che Apple ha mandato in pensione il framework WebObjects, sul quale si basano molte applicazioni Web scritte in Java. Apple ha puntato moltissimo su questo framework che venne presentato ben 20 anni fa da Steve Jobs parallelamente al suo ritorno in azienda. Ancora oggi sia App Store che iTunes Store si basano su questo framework che tuttavia non viene aggiornato dal 2008 e che non verrà più supportato in futuro. Grossi cambiamenti sono in vista.
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