Le prestazioni della batteria sono ormai il problema che accompagna qualsiasi utente che utilizzi dispositivi mobile. Volendo entrare nello specifico, il problema non è soltanto costituito dalla durata della singola ricarica ma anche dal numero di cicli supportati dalle varie batterie messe in commercio prima di iniziare un’inesorabile discesa in fatto di prestazioni. Il problema potrebbe essere stato completamente risolto dall’University of California.
Gli studi effettuati si concentrano sul miglioramento delle prestazioni dei nanofili all’interno della batteria al litio che di conseguenza aumenterebbero l’autonomia della batteria indipendentemente dai cicli di ricarica.
Lo studio si basa sul tentativo di rallentare il deterioramento di tali filamenti rivestendo il nanofilo con un involucro di diossido di manganese e inserendo il tutto all’interno di un materiale molto simile al plexiglass; viene di conseguenza esponenzialmente migliorata la resistenza e la prestazione del filamento. Come diretto risultato, in circa 200.000 cicli di ricarica effettuati in 3 mesi e i nanofili risultano intatti.
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