Ci risiamo: il nuovo caso di uno spacciatore porta il Dipartimento di Giustizia americano a richiedere, ancora una volta, l’intervento di Apple per sbloccare il suo iPhone.
Gli avvocati di Apple hanno argomentato a lungo sostenendo che il Governo non ha ancora fatto tutto il necessario prima di rivolgersi all’azienda. Sostanzialmente la risposta di Apple è stata “potete farlo da soli”.
In riferimento a quanto accaduto con l’FBI nel caso di San Bernardino, dove i federali hanno sbloccato un iPhone 5c senza l’aiuto di Apple, l’azienda ora risponde con lo stesso tono. L’FBI ha riferito che il loro sistema riesce a sbloccare soltanto gli iPhone precedenti e che quello dello spacciatore, un iPhone 5s, non è supportato.
A quanto pare però, su questo iPhone 5s è montato iOS 7 che ha opzioni di sicurezza di gran lunga inferiori rispetto ad iOS 9. Apple ha dunque rifiutato nuovamente di aiutare le autorità, anche se in questo caso lo sblocco non sarà così difficile.
Apple ha inoltre argomentato che se non aggiunge un backdoor nel sistema operativo è per proteggere gli utenti dagli hacker non dal governo.
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