In mezzo al traffico di New York non è affatto semplice per la polizia stabilire chi provoca tamponamenti o incidenti a causa di distrazioni dovute all’utilizzo del cellulare.
Per impedire o comunque limitare l’utilizzo dello smartphone alla guida, è stato avanzato un disegno di legge che potrebbe presto diventare realtà.
La legge renderebbe infatti legale l’utilizzo di un textalyzer, uno strumento realizzato dalla Cellebrite, capace di scansionare l’attività dello smartphone per capire se l’utente lo stava effettivamente utilizzando nei secondi precedenti all’incidente. Tale strumento non potrà accedere a conversazioni o dati privati ma soltanto segnalare la presenza di attività in quei determinati secondi.. una sorta di etilometro per i messaggi!
«Da quando sono state formulate accuse per incidenti in stato di ebbrezza, si è verificato un cambiamento positivo nel comportamento alla guida. E’ arrivato il momento di riconoscere che le distrazioni da smartphone durante la guida hanno un peso simile e dovrebbero essere trattate allo stesso modo perché chi guida capisca che una banale distrazione può causare gravi incidenti» ha dichiarato Ben Lieberman, padre di un ragazzo deceduto a causa di un guidatore distratto e co-fondatore del DORCs, una fondazione per sostenere i famigliari delle vittime di incidenti da distrazione.
Nell’attesa che la proposta di legge diventi legge effettiva, Cellebrite dovrà presentare un’offerta per il proprio progetto insieme ad altri concorrenti che hanno studiato soluzioni simili.
Secondo uno studio recente ogni giorno 1.153 persone restano ferite e nove persone muoiono a causa di una guida distratta di autisti impegnati a controllare il cellulare invece che la strada ma l’uso dello smartphone rappresenta solo il 20% degli incidenti causati dalla guida distratta.
A chi si rifiuterà di sottoporre lo smartphone a questo test verrà ritirata la patente.
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