Il caso che vede schierati da un lato Apple e dall’altro l’FBI per la creazione di una backdoor che aiuti a risolvere il caso della strage di San Bernardino ha assunto ormai un’attenzione globale. Volendo dare ulteriore spiegazione su come la pensa, il CEO Tim Cook paragona la creazione delle suddette backdoor alla diffusione di un cancro.
In un’intervista ad ABC News, Cook usa parole sicuramente forti ma che probabilmente rendono ancora più chiara la posizione di Apple in questa faccenda.
In quella che appare anche una sorta di difesa delle scelte prese, Cook spiega che la sua azienda ha dato tutto il possibile alle forze d’ordine statunitense e di avergli trasmesso mezzi per ricavarne di ulteriori. Assecondare però anche questa richiesta significherebbe esporre centinaia di milioni di utenti a problemi di sicurezza.
«Non è semplicemente una questione di privacy», spiega Cook, «ma di sicurezza; se ci fosse stato un modo per ottenere ulteriori informazioni da quell’iPhone senza mettere a rischio tutti gli altri utenti sicuramente l’azienda avrebbe già provveduto».
Ecco il video dell’intervista:
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