Una delle novità illustrate durante la presentazione del Samsung Galaxy S7 riguarda la nuova tecnologia di raffreddamento utilizzata per rendere il dispositivo quasi sempre fresco ed evitare eccessivi surriscaldamenti. Vediamo brevemente insieme il suo funzionamento.
Sappiamo che la potenza delle GPU e delle CPU prodotte dagli smartphone di oggi genera una quantità di calore che spesso rendono il dispositivo poso “maneggevole” e alcune volte veramente insopportabile da tenere in mano a causa del fastidio che proviene soprattutto dalla parte posteriore.
Durante la conferenza della presentazione del Samsung Galaxy S7 è stata però introdotta una nuova tipologia di raffreddamento chiamata “raffreddamento a liquido”, del tutto differente da quella che la maggior parte di noi conosce e che viene utilizzata per raffreddare CPU e GPU di computer.
Nel caso dell’utilizzo all’interno dello smartphone viene utilizzato una goccia di liquido che viene racchiuso all’interno dei piccoli tubi di metalli che sono realizzati in rame o alluminio. Il liquido, che in questo caso dovrebbe essere semplice acqua o glicole etilenico, passa su un evaporatore che viene esposto al calore della CPU e della GPU. Qui viene trasformato in GAS e questo vapore poi passa attraverso i tubi fino ad arrivare ad una piastra di diffusione o radiatore, dove il calore diminuisce e il vapore torna ad essere liquido e successivamente torna all’evaporatore e cosi via.
Bisogna notare che la piastra di diffusione non dispone di una ventola o simili e non vi sono presenti pompe all’interno del tubicino di calore per muovere il liquido o il vapore. E’ un sistema passivo e il suo scopo è quello di portare il calore dalla CPU / GPU e di dissiparli tramite un’area maggiore, prevenendo la formazione di punti di calore, ponendo fine al surriscaldamento, problema che Qualcomm aveva con lo Snapdragon 810.
Samsung non è la prima a utilizzare questo sistema di raffreddamento liquido. Anche Microsoft con il Lumia 950 e Lumia 950XL usano entrambi questo sistema, anche Sony in passato lo ha usato nel suo Xperia X2, presentato nel marzo 2014.
Perché usare il sistema di raffreddamento liquido? Sappiamo che Samsung in passato con gli S6 ha avuto un problema di surriscaldamento dovuto al processore Snapdragon 810, che generava eccessivo calore, e il sistema liquido dovrebbe evitare problemi di questo tipo. I reali effetti li scopriremo però solo dopo le prime prove reali.
Via | ZDNet
Leggi o Aggiungi Commenti