Il CEO di Apple Tim Cook ha ieri comunicato, tramite una lettera aperta, che la società si opporrà all’ordine di un giudice federale degli Stati Uniti che avrebbe richiesto una stretta collaborazione con l’FBI, fornendo loro gli strumenti per bypassare il codice di accesso sull’iPhone 5c di proprietà di Syed Farook, terrorista autore della strage di San Bernardino. A favore di Cook si è schierato anche Sundar Pichai, CEO di Google.
Pichai ha espresso la sua opinione sull’argomento tramite Twitter, dichiarando che la richiesta della FBI di creare una backdoor in iOS “potrebbe compromettere la privacy degli utenti”. Ha poi continuato dicendo che ordinare a società tech di “consentire l’hacking dei dati e dei dispositivi degli utenti” potrebbe essere pericoloso e che “potrebbe rappresentare un precedente problematico”.
4/5 But that’s wholly different than requiring companies to enable hacking of customer devices & data. Could be a troubling precedent
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
Anche Jan Koum, CEO e fondatore di WhatsApp, ha preso una posizione sulla faccenda, appoggiando Apple: «Oggi è in gioco la nostra libertà!».
Via | MacRumors
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