Questa settimana Apple ha introdotto con la nuova beta di iOS 9.3 la nuova funzionalità Night Shift, già nota al pubblico grazie all’applicazione f.lux, eliminata non molto tempo fa dall’AppStore proprio da Apple. Gli sviluppatori hanno voluto commentare l’integrazione con alcune affermazioni.
La funzionalità Night Shift, come f.lux, permette di cambiare i colori dello schermo con una tonalità più calda per impiegare un minore sforzo degli occhi, soprattutto la sera. L’applicazione è attualmente disponibile per Mac e PC e il risultato è il medesimo che potrete notare sugli schermo di iPhone e iPad con iOS 9.3 beta.
In un articolo dedicato gli sviluppatori si congratulano con Apple per l’implementazione di questa funzionalità e ne approfittano per ricordare che l’intenzione di f.lux è quella di introdurre questa caratteristica a tutti i dispositivi, ciò che è stato vietato da Apple dopo la rimozione forzata dall’AppStore, probabilmente proprio a causa dell’intenzione da parte di Apple di implementare questa caratteristica all’interno del sistema operativo iOS e, perché no, anche su Mac in futuro.
Oggi chiediamo ad Apple di permetterci di rilasciare f.lux su iOS, per aprire l’accesso alle funzioni annunciate questa settimana, e per sostenere il nostro obiettivo di promuovere la ricerca nel sonno e cronobiologia.
La richiesta degli sviluppatori è proprio quella di accettare la loro applicazione all’interno dell’AppStore per promuovere “la ricerca nel sonno e cronobiologia” e richiede inoltre libero accesso alle API utilizzate per Night Shift, ma la domanda che sorge spontanea è: per quale motivo Apple dovrebbe approvare adesso una app di terze parti che ha le stesse funzionalità, e che funzionerebbe solo in-app, quando verrà integrata all’interno di tutto il sistema con la prossima versione di iOS?
A queste richieste ora dovrà rispondere Apple anche se probabilmente, viste situazioni analoghe in passato, non vi sarà alcuna risposta.
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