Quando un dispositivo ha il sistema operativo creato nel migliore dei modi, non ha bisogno di super processori e RAM ultra potenziata. E’ il caso di iPhone 6S che, in combinazione con iOS, si è rivelato lo smartphone più potente dell’anno appena trascorso.
Questo è quanto rivelano gli esperti in benchmark di AnTuTu che per la prima volta hanno incluso nelle loro analisi anche i dispositivi Apple, non limitando la raccolta dei dati solo agli smartphone Android. Alla concorrenza non serve che rimboccarsi le maniche e cercare di ridurre un confronto quasi imbarazzante.
Sulla carta le caratteristiche di iPhone 6S con il processore dual-core A9 a 1.85 GHz e solo 2 GB di RAM sembra non poter competere con rivali come il Galaxy Note 5 che esibisce un processore octa-core Exynos 7420 a 2.1 GHZ e 4 GB di RAM. Sulla carta.
Perché quando il confronto diventa reale, allora si scopre quali siano i limiti del dispositivo o del sistema operativo. Android infatti non è nemmeno lontanamente paragonabile all’efficienza che iOS porta sugli smartphone Apple, nonostante tutti i difetti di iOS 9.
Con 132.620 punti totalizzati, iPhone 6S supera di gran lunga i suoi rivali e con grande stile. Il secondo classificato è Huawei Mate 8, lanciato sul mercato a novembre del 2015 e si ferma a 92.746 punti mentre sul gradino più basso del podio troviamo il Meizu Pro 5 con 86.214 punti.
Il Galaxy Note 5, il più agguerrito rivale di iPhone 6S in molti paesi, si ferma al quarto posto con 83.362 punti, seguito dal parente Galaxy S6 Edge+ con 82.087 punti.
Anche iPhone 6 che ha caratteristiche inferiori rispetto al modello di punta di casa Apple (ma è anche più vecchio di un anno) è riuscito ad essere migliore rispetto ad alcuni modelli di punta di dispositivi Android come il Nexus 6P o OnePlus 2.
I dati benchmark dicono molto ma non tutto e due dispositivi simili (per esempio iPhone 6S e Galaxy Note 5), messi uno accanto all’altro, riescono ad eseguire una medesima operazione senza che si possa notare una differenza significativa però l’analisi dimostra che i dispositivi Apple sono molto più potenti di quanto i dati cartacei possano far pensare.
Via | CultofAndroid
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