Con la vasta diffusione di app personalizzate su tutte le piattaforme disponibili, l’accesso ai principali social network è divenuto ormai un fatto quotidiano che include tutte le tipologie di utenti. Proprio per la facilità e la rapidità con cui vengono diffuse le informazioni sui social, questi canali vengono spesso utilizzati anche a scopi malevoli per la diffusione di informazioni e sponsorizzazione di enti terroristici. Proprio per limitare quanto possibile questo loro aspetto, Tim Cook e altri big della Silicon Valley vengono convocati dalla Casa Bianca.
Tra i nomi che sono stati chiamati in causa spiccano quelli (come già detto) del CEO di Apple, e di altri dirigenti appartenenti a Google, Facebook, Twitter nonché Microsoft. Dal lato della Casa Bianca vedremo invece la partecipazione del Capo di Gabinetto della Casa Bianca Denis McDonough, il consigliere contro il terrorismo Lisa Monaco, il Ministro della Giustizia Loretta Lynch, il direttore della National Intelligence James Clapper il direttore dell’FBI James Comey e il direttore della National Security Agency Mike Rogers.
La riunione, come possiamo facilmente immaginare, è stata indetta a seguito degli attentati terroristici avvenuti a Parigi e a San Bernardino, eventi di cui pare che i social network e la cifratura dei messaggi fornita da Apple e Google abbiano contribuito all’organizzazione.
Anche il presidente Obama ha espresso il suo dissenso sull’uso di chiavi cifrate di elevata complessità nella protezione dei messaggi degli utenti, ma Tim Cook, dal canto suo, afferma che un indebolimento di tale cifratura non farebbe altro che peggiorare le cose dal punto di vista della tutela degli utenti. Staremo quindi a vedere quali provvedimenti verranno presi per fare del mondo, anche quello virtuale, un luogo più sicuro.
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