Il 91% degli italiani non potrebbe vivere senza musica, a rivelarlo un sondaggio di Sounday, l’innovativa etichetta discografica digitale self service con sede a Cagliari.
Il sondaggio in questione rivela quelle che sono le abitudini di noi italiani nell’ambito dell’ascolto musicale, L’italia è da sempre il paese del bel canto ma pare che negli ultimi anni, con la sempre maggiore diffusione della musica digitale, l’ascolto da parte degli utenti sia aumentato e abbia cambiato modalità. Ogni giorno gli italiani ascoltano tantissima musica dal mattino fino alla sera e non è raro vedere gente con auricolari e cuffie che scimmiotta motivetti in metro o per strada, o chi si allena in palestra con un lettore MP3.
Sul campione analizzato troviamo per cominciare un bel 46% di italiani che ascoltano musica per cominciare bene la giornata, un 28% si dedica all’ascolto mentre si sposta per andare a scuola o raggiungere il posto di lavoro, mentre un bel 53% ascolta abitualmente musica la sera una volta rientrato a casa. Ciò che spinge l’italiano medio all’ascolto è la capacità unica della musica di amplificare le emozioni e fare da “colonna sonora alla propria vita” e lo pensa rispettivamente il 48 ed il 43% degli italiani.
Una volta la musica passava in radio, oggetto amatissimo dagli italiani, oggi il rapporto con la musica è cambiato è diventato quasi più intimo. Possiamo, grazie a questo sondaggio comprendere come le persone ascoltano la loro musica preferita. Sicuramente i fruitori dei lettori mp3 sono in calo, il 35% sfrutta i dispositivi mobili, il 30% degli italiani ascolta musica in streaming, mentre il 35% opta ancora per il download dei brani. Sempre maggiore è il numero di persone in Italia come all’estero, ben il 32%, che ha scoperto ed utilizza correntemente applicazioni di musica in streaming non solo per l’ascolto ma per espandere i propri orizzonti musicali, grazie ai suggerimenti in linea con i propri gusti.
In definitiva possiamo affermare che nel nostro paese la musica va sempre forte bisogna solo comprendere che è il modo in cui ci si aproccia all’ascolto che è cambiato radicalmente.
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