Dopo la presentazione del servizio Ehi Siri! e delle Live Photos su iPhone 6S, molti utenti si sono spaventati sulla possibile violazione della propria privacy. Oggi Apple ha ufficialmente dichiarato che gli utenti non devono temere, infatti tutto lavorerà localmente sul nostro dispositivo.
Gli iPhone 6S hanno introdotto diverse novità anche a livello software, con una versione di iOS 9 dedicata proprio a questi nuovi dispositivi. Ehi Siri! sempre attivo e Live Photos sono due di questi servizi che potranno essere attivati solo sui nuovi melafonini e molti utenti spaventati per la possibile violazione della propria privacy, hanno già scatenato un po’ di panico sul web.
Per far funzionare Ehi Siri! in ogni momento, anche quando non siamo connessi ad una fonte d’alimentazione, è necessario che il microfono dell’iPhone 6S registri l’audio in continuazione. Questo ha fatto storcere un po’ il naso agli utenti, i quali hanno pensato che il segnale audio viene costantemente inviato ad Apple in attesa di un nostro “Ehi Siri!”.
L’azienda di Cupertino però ha dichiarato che la voce in registrazione rimarrà sul nostro dispositivo e verrà elaborata localmente per riconoscere al meglio la nostra voce una volta attivato il servizio. Appena quando pronunceremo “Ehi Siri!”, il nostro assistente vocale collegherà l’iPhone 6S con i server Apple per darci le risposte che vogliamo.
Live Photos invece registra 1,5 secondi prima e dopo di ogni foto scattata, in modo da presentarci una breve sequenza animata per ogni immagine salvata sul nostro dispositivo. Per poter funzionare, la fotocamera registra in continuazione tutto quello che entra nell’obiettivo, ma contrariamente a quanto pensato dagli utenti, non invia nessun dato ad Apple e quando non si scatta nessuna foto, tutti i dati vengono eliminati automaticamente.
Se dunque avete paura che la vostra privacy con i nuovi iPhone 6S potrebbe essere in pericolo, state pure tranquilli che Ehi Siri! e Live Photos lavorano completamente in locale sul vostro dispositivo e non inviano nulla ai server Apple o da qualunque altra parte.
Via | AppleInsider
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