Benché iPhone 6s, come tutti i prodotti “s” della casa di Cupertino, dovrebbe costituire un semplice aggiornamento del dispositivo immediatamente precedente, in molti dicono che le differenze tra i due smartphone sono così importanti da fare dei neo presentati dei dispositivi ex novo. Elemento che fa davvero la differenza è il 3D Touch, elemento della cui lunga gestazione parlano gli ingegneri Apple tra cui Jony Ive, Craig Federighi, Phil Schiller e Alan Dye
Ive e Schiller sottolineano con orgoglio il tempo, gli investimenti e l’impiego di risorse umane che hanno caratterizzato la creazione dell’hardware, un prodotto così evoluto al punto da voler essere protetto come proprietà intellettuale aziendale.
Del funzionamento della tecnologia, realizzata con Corning, ne da spiegazione Alan Dye, che illustra la presenza di 96 sensori dietro il pannello della retroilluminazione del Retina Display in grado di percepire l’effettiva distanza tra loro e il display stesso determinando così il tipo di pressione.
Ovviamente, all’hardware dovrà essere affiancato un sistema operativo degno di nota, motivo della creazione ad hoc di iOS 9.
https://youtu.be/cSTEB8cdQwo
Via | MacRumors
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