Una delle caratteristiche che più si sta evolvendo nei moderni dispositivi, mobile e non, sono gli assistenti vocali. Dotati di quella che potremmo definire una sorta di intelligenza artificiale, non c’è dubbio che tra i vari prodotti offerti dal mercato sia Google Now dell’omonimo gigante della ricerca a regnare in fatto di funzionalità. Proprio per questo, Apple ha deciso di rafforzare il suo organico in fatto di esperti di intelligenza artificiale per competere contro il suo acerrimo nemico.
Secondo quanto stilato in un report di Reuters, il numero di ingegneri esperti in intelligenza artificiale assunti in Apple è praticamente triplicato negli ultimi anni, un trend che, attraverso un piano di assunzione per gli anni a venire, non pare avere l’intenzione di decrescere.
Il tutto si basa su principi di quello che potremmo definire apprendimento informatico, ovvero l’esecuzione di una data azione a seguito della raccolta, dell’analisi e dell’elaborazione di una serie di dati ricevuti.
Scopo finale di Apple è quello di creare sistemi che riescano ad apprendere le abitudini degli utenti e che possano reagire di conseguenza evitando così l’intervento nell’uomo in dinamiche di routine e ripetute. Nel caso di Apple però questa missione appare decisamente ardua a causa delle rigorose norme vigenti sulla privacy. Al fine di permettere l’ingresso di una più evoluta Siri all’interno della vita degli utenti, informazioni importanti degli utenti stessi dovrebbero essere messe alla mercé dell’assistente, punto che per Apple non è ancora concepibile.
Via | MacRumors
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