Ultimamente abbiamo visto come, nonostante gli sforzi di Apple per conquistare il mercato asiatico, passando tempo dall’uscita di iPhone 6 e iPhone 6 Plus è Xiaomi a dominare il mercato cinese. L’azienda competitor sta attraversando un positivo momento di crescita che potrebbe sfociare addirittura nella costruzione di un proprio processore per smartphone similmente a come fa Apple.
Non è certamente la prima volta che Xiaomi viene messa in diretto paragone con Apple, un raffronto che non è sempre stato gradito a Jony Ive che non vede per niente di buon occhio “l’ispirazione” dei prodotti Xiaomi a quelli di Cupertino.
Costruire autonomamente processori per smartphone sarebbe una mossa veramente saggia. L’azienda, innanzitutto, ridurrebbe notevolmente la sua dipendenza da produttori come Qualcomm e MediaTek e potrebbe decidere così di massimizzare i profitti abbattendo i costi di produzione o offrire prodotti dal prezzo ancora più vantaggioso.
Riuscendo a gestire la componente hardware in modo più autonomo, anche l’ottimizzazione con il software trarrebbe notevoli vantaggi migliorando così l’esperienza utente.
A livello burocratico, l’azienda ha già acquistato le licenze necessarie da ARM per ottenere le architetture delle CPU e personalizzarle, in fatto di conoscenze, invece, ha recentemente assunto Wang Xiang, già presidente di Qualcomm China.
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