“Steve Jobs: The Man in the Machine” è stato un titolo molto particolare sin dalla sua gestazione. Dato che il regista Alex Gibney ha mostrato anche alcuni comportamenti poco piacevoli del co-fondatore di Apple, generalmente messi in ombra dai suoi successi, il documentario è stato ad esempio preso in notevole antipatia da Eddy Cue e altri big dell’azienda californiana. Ad ogni modo la prima del documentario sarà mostrata ad un gruppo ristretto di giornalisti venerdì prossimo, per il momento possiamo però godere del trailer.
Gibney non è un nome da poco sia nel campo della filmografia, grazie ad esempio all’oscar per il film “Taxi on the Dark Side” nel 2007, sia nel campo dei documentari con l’apprezzato “Going Clear: Scientology and the Prison of Belief”. Il documentario che vede protagonista uno dei genitori di Apple andrà pubblicamente in onda il 4 Settembre.
In 120 minuti di durata, Steve Jobs: The Man in the Machine si presenta come una rivalutazione provocatoria sia della figura di Steve Jobs sia dell’impero da lui creato e lasciato in eredità. Il livello di provocazione sarebbe tale che sono molti i dipendenti Apple, tra cui Cue stesso, che hanno preferito abbandonare la proiezione prima della fine.
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