Maggiori sono i mezzi messi a disposizione degli utenti per svolgere sul piano virtuale quelle che sono le azioni che compiamo nella vita di tutti i giorni, più bisogna stare attenti ai dati che inseriamo nei più comuni form online, soprattutto se sensibili. Proprio sull’argomento privacy, Tim Cook ha avuto qualcosa da dire a Google alla Electronic Privacy Information Center’s Champions of Freedom.
Nel suo discorso, Cook enfatizza l’attenzione ormai necessaria nella raccolta dati sia nel settore pubblico che in quello privato nonché il diritto degli utenti alla crittografia delle informazioni rilasciate.
Cook ha elogiato Epic per l’impegno nel sostenere il diritto alla privacy dei consumatori ma allo stesso tempo ha speso parole forti per i grandi nomi del web che hanno il potere di gestire le informazioni sensibili degli utenti.
Cook si riferisce in particolar modo a Google e al suo nuovo servizio di Foto e domanda alla platea se alcuni servizi lanciati sul web valgono il dono della propria email, della propria cronologia, e della propria privacy, un elemento che deve essere sempre al centro della politica di una buona azienda sia umanamente che costituzionalmente.
Via | AppleInsider
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