Probabilmente qualcuno di voi non è nemmeno a conoscenza del fatto che è possibile richiedere un rimborso dell’intera cifra versata per l’acquisto di applicazioni App Store, altri invece ne sono perfettamente a conoscenza e qualche volta hanno anche abusato di questo servizio, costringendo Apple a rivedere il funzionamento dell’intera pratica.
Partiamo dall’inizio:
In origine, ogni utente poteva richiedere il rimborso per una determinata applicazione acquistata senza dover dare alcuna spiegazione. I rimborsi erano automatici ed entro 14 giorni si ricevevano i soldi sulla propria carta. Oltre al rimborso, l’applicazione scaricata e per la quale si era richiesto il rimborso, rimaneva tra i download effettuati e rimaneva installata sul dispositivo.
Molti “furbetti” hanno approfittato di questa possibilità per ottenere gratuitamente tantissime applicazioni e questo atteggiamento ha costretto Apple a cambiare regole. Infatti, successivamente, chi chideva un rimborso, si vedeva disinstallata l’applicazione l’applicazione ed attraverso l’App Store compariva nuovamente a pagamento, senza la possibilità di riscaricarla gratis dal tab “Acquistate”.
Questo accorgimento di Apple tuttavia, non è bastato. Sono state ancora tante le persone che hanno approfittato di questo sistema per scaricare applicazioni nel momento del bisogno, per poi farsele rimborsare ed eliminarle quando non servivano più.
Tutto questo ha portato Apple ad intraprendere un’ulteriore azione: Ad oggi, chi chiede un rimborso deve fornire una motivazione che viene inviata ad un consulente Apple tramite email, il quale verificherà caso per caso chi merita o chi non merita di ricevere tale rimborso.
Via | iGen
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