Ancora problemi per Uber ed in particolare per il servizio UberPop che è stato bloccato in tutta Italia dal Tribunale di Milano per concorrenza sleale. Tale blocco, arriva dopo un ricorso cautelare da parte delle organizzazioni di tassisti e radiotaxi.
UberPop è un servizio di “ridesharing” che, come indica la stessa parola serve a condividere un tragitto in auto con altre persone. Chiunque abbia un veicolo di proprietà, una regolare patente e la fedina penale pulita può iscriversi ad UberPop ed offrire passaggi agli utenti che devono raggiungere una destinazione comune oppure un luogo preciso posto lungo una tratta prestabilita. Il tutto ovviamente dietro il pagamento di un compenso che di per sè risulterà sempre inferiore rispetto ai costi di un taxi.
I tassisti ed i radiotaxi italiani hanno visto il potenziale di questo servizio che, con una buona diffusione, potrebbe completamente distruggere il proprio lavoro. Il tribunale di mMilano ha pienamente compreso la situazione ed ha riconosciuto UberPop come concorrenza sleale, intimando all’azienda di renderlo inutilizzabile sull’intero territorio nazionale. L’azienda americana avrà 15 giorni di tempo per procedere con il blocco evitando penali.
Resta invece attivo il servizio UberBerlina che non è operato da cittadini qualunque ma da autisti con licenza.
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