Spesso si sottovaluta il potere che quelli che definiamo rumor, per quanto improbabili, possono avere sugli utenti e soprattutto sul mondo della finanza. E’ bastato ad esempio far circolare la voce che Apple voglia acquistare la canadese BlackBerry per far si che le quotazioni del titolo BBRY lievitino del 6%.
E’ sicuramente passato il tempo in cui una persona si sentiva decisamente al passo con i tempi utilizzando un BlackBerry come smartphone a cui affidare la propria corrispondenza. Non è inoltre la prima volta che l’azienda canadese viene considerata come acquisto appetibile per altre aziende: i primi rumor sottolineavano infatti l’interesse all’acquisizione prima di Microsoft, poi di Lenovo e infine di Samsung.
Anche quando le voci di queste presunte acquisizioni iniziarono a circolare le quotazioni di BBRY subirono un’impennata, aumento che venne poi lentamente riassorbito nel momento in cui le voci venivano smentite.
Allo stato attuale delle cose né Apple né Blackberry hanno smentito la voce, ma un eventuale acquisto appare comunque poco in linea con l’abituale strategia di acquisto Apple che preferisce (oltre al caso Beats) individuare aziende emergenti e potenzialmente efficaci piuttosto che rilevare grandi realtà già affermate.
Via | TheInquirer
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