Gli italiani si confermano sempre più popolo di santi, poeti e navigatori… digitali. Device alla mano – secondo il sondaggio promosso nel mese di marzo da TrenDevice, l’innovativo servizio di reCommerce di BuyDifferent.it per il ritiro di iPhone ed iPad usati – non c’è crisi che tenga quando si tratta di acquistare gli ultimi modelli di smartphone. A patto che siano rigorosamente firmati Apple.
Sono ancora pochi, infatti, gli utenti che dichiarano di vendere il proprio iPhone per esigenze di soldi (7%) o per sostituire il mobile con il tablet (2%), e che affermano di comprare prevalentemente prodotti usati (6%) o di preferire buoni sconto e couponing (6%).
In linea con questo orientamento, il 18% degli intervistati conferma di cambiare ogni anno lo smartphone, il 41% quando esce sul mercato un nuovo modello ed il 41% solo quando si rompe il proprio telefonino.
Le risposte mostrano altri dati sorprendenti, a cominciare della predominio assoluto di iPhone su Samsung. Da questo punto di vista, i numeri spiegano ancora meglio le ultime tendenze di mercato: il 77% del campione è disposto a vendere il proprio iPhone usato per acquistare un nuovo iPhone; il 5% per comprare un Android; il 17% per un altro modello, ma non per un Samsung (1%).
Il profilo del consumatore tipo di iPhone è chiaro e ben definito: uomo (90%); età media 39 anni; preferisce un iPhone nuovo (80%), acquistato dopo aver venduto il proprio melafonino usato (74%); utilizza il proprio iPhone o iPad per lavoro (70%) e tempo libero (90%); ha scaricato nell’ultimo anno da 5 a 10 App a pagamento (42%); nel 2014 ha effettuato più di 3 acquisti elettronici online (45%), prendendo prima informazioni attraverso siti web di marca (35%) e poi blogger (31%); nonostante la crisi, non ha modificato le proprie abitudini di acquisto (22%), ma ora confronta i prezzi sul device (54%).
Una vera e propria rivoluzione digitale, dunque, stimolata dall’azienda italiana TrenDevice, l’unica a livello europeo specializzata nel ritiro e ricondizionamento degli usati Apple. Basti pensare, che il 34% degli utenti afferma ormai di sentirsi “online first” (compra solo su internet) ed il 17% “sta per diventarlo”.
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