Il CEO di Apple Tim Cook ha preso pubblicamente una posizione contro il Religiuos Freedom Restoration Act approvato lo scorso giovedì nello stato dell’Indiana dal governatore Mike Pence. Cook ha scritto un editoriale pubblicato sul sito web del Washington Post in cui definisce tale normativa come un “qualcosa di molto pericoloso“, che sta prendendo piede in diversi stati degli USA.
I critici del Religious Freedom Restoration Act, e di altre leggi simili, sostengono che l’approvazione di questo genere di leggi rende più facile per le aziende discriminare gli omosessuali. I sostenitori della legge approvata nell’Indiana, che entrerà in vigore nel mese di Luglio, sostengono invece che questa serve a proteggere, come suggerisce il nome, la libertà religiosa degli individui.
Ricordiamo, in parole povere, che tale legge sulla ‘libertà religiosa’ permetterà alle aziende di negare volontariamente i loro servizi ai clienti omosessuali per convinzione religiosa.
Tim Cook ha dichiarato che legislazioni di questo genere porteranno a trasformare la discriminazione in legge dello Stato:
Questi progetti di legge motivano razionalmente le ingiustizie facendo finta di difendere qualcosa che sta a cuore a molti di noi. Vanno contro gli stessi principi su cui la nostra nazione è stata fondata, e hanno il potenziale per distruggere decenni di progressi fatti a favore dell’uguaglianza.
Cook ha poi aggiunto che “Apple è aperta a tutti“, a prescindere dalle leggi approvate in stati come Indiana e Arkansas:
Questa non è una questione politica. Non è una questione religiosa. Si tratta di rapporti tra essere umani. Per opporsi ad una discriminazione ci vuole coraggio. Con la vita e la dignità di tante persone in gioco, è il momento per tutti noi di essere coraggiosi.
Via | iMore
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