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Il Pangu Team, sviluppatore di tool per il jailbreak di iOS 7 e iOS 8, ha pubblicato una lettera aperta sul suo sito web. Questa si intitola “Jailbreak Should not Tolerate Regional Discrimination“, e parla di discriminazione, di rumor sul team, e altro ancora.
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Sembra che il motivo principale della lettera siano dei commenti fatti da Stefan Esser, hacker meglio conosciuto come Ion1c. Il Team sostiene che durante il suo discorso alla conferenza Syscan di quest’anno, Esser ha fatto diversi commenti razzisti e “pieni di fantasie morbose”.
Ecco i punti più interessanti della lettera:
- Il rumor da 1 milione di dollari – è stato detto che l’improvviso interesse del Pangu Team nel jailbreaking sia motivato dal desiderio di fare soldi, e spesso salta fuori il milione di dollari. Ma Pangu dichiara che tutto ciò è completamente falso, e che quei soldi guadagnati vengono spesi per i dispositivi di prova, per lo sviluppo di software e server per agevolare l’enorme traffico di utenti e i download.
- Pangu non compra le vulnerabilità – “nella prima versione di Pangu 7, in un certo numero di vulnerabilità, abbiamo usato fughe di informazioni sul kernel trattate nel corso di formazione di Stefan Esser“, spiega il team. Tuttavia, Pangu ha rimosso questi exploit dover aver ricevuto critiche da Esser, e da allora il team ha fatto affidamento sulle proprie conoscenze. “Abbiamo la capacità e le conoscenze per trovare altre vulnerabilità e sviluppare tool per i jailbreak untethered. Siamo molto fiduciosi sul fatto che non abbiamo bisogno di acquistare delle vulnerabilità“.
- Pangu non usa certificati rubati/trapelati – riferendosi alle voci relative a furti di certificati aziendali a danno di altri hacker, il Pangu Team ha dichiarato di aver sempre utilizzato certificati aziendali donati o scaduti. Questi certificati vengono utilizzati per avviare il processo di jailbreaking.
- Per quel che riguarda l’offuscamento del codice – “abbiamo dovuto offuscare il codice dei nostri tool per il jailbreak“, afferma Pangu riferendosi alle accuse mosse da coloro che sostengono che dietro tale azione ci sia solo egoismo. “Ma è stato soprattutto per evitare che gli exploit dei jailbreak vengano utilizzati, e per evitare che le vulnerabilità vengano scoperte e quindi risolte da Apple, e finora ha funzionato“.
- Andare avanti senza discriminazione – “Sì, noi siamo cinesi. Siamo grati alla comunità jailbreak, e siamo anche orgogliosi di farne parte e di poter dare il nostro contributo. Eravamo così eccitati dall’enorme successo di Pangu 7 e Pangu 8, tool scaricati milioni di volte in tutto il mondo. Speriamo che la comunità jailbreak non giudichi un lavoro per la razza, il credo, il colore o la religione dei suoi sviluppatori“.
Cliccate qui per leggere per intero la lettera aperta del Team Pangu.
Via | iDownloadBlog
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