Nella Contea di Boulder, in Colorado, una ragazzina di 12 anni è stata accusata di aver tentato di avvelenare la propria madre in due diverse occasioni dopo che quest’ultima le aveva sequestrato l’iPhone. Una reazione incredibilmente estrema ad un atto che compiono quasi tutti i genitori.
Luciana Cordova – la madre – ha affermato che mentre la “lotta” nel dover sequestrare gli smartphone ai propri figli è qualcosa che i genitori capiscono molto bene, questo tentativo di omicidio è di gran lunga la reazione più estrema da lei ma affrontata e dimostra, purtroppo, la totale dipendenza della maggior parte degli adolescenti nei confronti dei loro smartphone.
La donna vittima dell’avvelenamento si è recata al Boulder Community Hospital dopo aver avvertito i primi dolori. Secondo la polizia locale, la figlia ha tentato di avvelenare la madre aggiungendo della candeggina al suo frullato un paio di giorni prima.
“Quando ha avvertito l’odore di candeggina ha affrontato la figlia, che ha detto che stava cercando di ucciderla per riprendersi il suo iPhone“, ha dichiarato il comandante Heidi Prentup.
Luciana Cordova è però convinta che ci sia molto più di questo dietro l’atto estremo compiuto dalla figlia, che è stata presa in custodia lo scorso Venerdì e portata al centro giovanile della Contea di Boulder con due accuse di tentato omicidio.
Via | RedmondPie
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