Il peso che Steve Jobs ha avuto sia all’interno che all’esterno del mondo della tecnologia è molto imponente al punto da ispirare biografie e film a lui dedicati. Ultimamente si è molto discusso di “Becoming Steve Jobs“, ennesima biografia scritta sulla vita del defunto CEO. In un passaggio del libro, scopriamo un lato umano di Jobs che affievolisce la figura cinica e burbera spesso dipinta dai media.
La Pixar Animation Studios nacque inizialmente come una divisione della LucasFilm di George Lucas. Fu acquisita da Steve Jobs per dieci milioni di dollari nel 1986.
Nel 2006, invece, la Pixar vide l’acquisto da parte di Walt Disney Company di cui è tuttora parte. La storia che coinvolge Jobs in uno dei suoi lati più umani si colloca mezz’ora prima della firma dell’acquisizione da parte di Walt Disney.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, pare che pochi minuti prima della conclusione dell’accordo Steve Jobs confessò a Bob Iger, presidente e amministratore delegato di The Walt Disney Company, che il cancro da cui era afflitto era ritornato più agguerrito che mai.
La confessione fu fatta in estremo segreto perché all’epoca solo i medici che lo avevano in cura conoscevano la verità sulla salute del co-fondatore di Apple, che da un lato si sentì in obbligo di mettere a nudo la sua condizione di salute per dare la possibilità a Iger di rettificare l’accordo.
Valutando i rischi potenziali di quanto appreso, Iger decise di discuterne con il vice presidente Disney e il consigliere generale Alan Braverman convalidando l’accordo.
Via | Bloomberg
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