In una intervista esclusiva con Fast Company, il CEO di Apple Tim Cook ha discusso di una vasta gamma di argomenti con Rick Tetzeli, il co-autore di ‘Becoming Steve Jobs’, dal lascito di Steve Jobs in azienda al tanto discusso, nel bene e nel male, Apple Watch.
Cook ha parlato dei diversi approcci di Apple nei confronti di Apple Watch, ritenendolo un dispositivo tecnologico a sé stante, e non semplicemente un altro smartphone o tablet. Altre società, a detta di Cook, non hanno invece valorizzato i propri smartwatch, rendendoli prodotti minori e poco funzionali.
Nel corso dell’intervista il CEO di Apple ha dichiarato che il lascito più importante di Jobs, definito come il miglior insegnante da lui avuto, in Apple sia la cultura da lui creata durante i suoi trascorsi in società. Da quella cultura è emerso un senso di continuità e di collaborazione tra i vari reparti aziendali, elemento fondamentale che ha contribuito al successo di Apple, ed è proprio per questo che, secondo Cook, la società è sempre una spanna sopra le aziende rivali.
Alla domanda relativa a possibili “crack” nella continua espansione dell’ecosistema di dispositivi e sistemi operativi firmati Apple, Cook ha risposto che la società lotterà sempre per raggiungere il successo e la soddisfazione in quello che fa.
“Non è che non è fattibile, è solo che a volte siamo umani, e facciamo un errore“, ha dichiarato Cook. “Non miro a diventare inumano, ma ho l’obiettivo di non commettere errori“. Secondo il CEO di Apple, parte di questo voler tendere alla perfezione ha portato Apple a prendere importanti ma difficili decisioni, che spaventavano invece aziende come Microsoft.
Cliccate qui per leggere l’intera intervista, in cui Cook parla del suo entusiasmo per l’edificazione del Campus 2 di Apple e di come utilizza il suo personale Apple Watch nella quotidianità.
Via | MacRumors
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