La libertà di pensiero e quella di espressione, soprattutto quella conferita dai social network, può essere molto pericolosa soprattutto quando si aggredisce un singolo individuo o un argomento particolare. Proprio in seguito alle aggressioni verbali, in soli 140 caratteri, lo chief executive di Twitter Dick Costolo si professa mortificato per l’incapacità di fermare quest’ondata di rabbia sul social dei cinguettii.
La preoccupazione di Costolo è espressa in una lettera ai dipendenti in cui si professa preoccupato per il futuro di Twitter. A causa dei numerosi troll e delle continue aggressioni, infatti, il social network sta perdendo un numero considerevole di utenti che ne rifuggono cautamente.
Il tutto raggiunge il suo apice attraverso l’esperienza e la conseguente denuncia di Lindy West. Questa giornalista e scrittrice di Seattle ha raccontato quel che è vittima di numerosi tormenti su Twitter. Alcuni utenti sono arrivati al punto di creare un finto indirizzo intestato a suo padre deceduto dal quale le scrivono commenti crudeli, ovviamente il tutto protetti dallo scudo dell’anonimato.
West è divenuta ormai un simbolo per la causa e Costolo, chinando il capo, spera in un futuro migliore per Twitter.
Via | Repubblica
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