L’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti ha oggi accettato un brevetto di Apple, originariamente depositato nell’Aprile del 2012, relativo alla tecnologia eye-tracking utilizzata per controllare l’interfaccia utente su un computer o uno smartphone con i propri occhi.
Il brevetto, intitolato ‘Systems and methods for counteracting a perceptual fading of a movable indicator‘, si riferisce ai futuri dispositivi Mac, iPhone e iPad che potrebbero includere questa nuova tecnologia all’interno della fotocamera. Questa permetterà di tradurre i movimenti dell’occhio di un utente in movimenti del cursore sul display.
Il brevetto si preoccupa soprattutto di ostacolare un particolare effetto ottico chiamato ‘dissolvenza di Toxler‘: quando una persona fissa il proprio sguardo su un punto particolare, anche per un breve periodo di tempo, un immutabile stimolo dal punto di fissazione svanirà e comparirà. Recenti ricerche indicano che tale effetto viene sviluppato dal cervello. Questo è un problema particolarmente preoccupante per la tecnologia ‘retina-tracking‘, che per un corretto funzionamento richiede all’utente di concentrarsi su diverse interfacce.
L’invenzione di Apple mira proprio a contrastare questo effetto, monitorando i movimenti oculari e utilizzando dei punti lampeggianti che impediscono il verificarsi di tale effetto. Inoltre, il sistema sposterà automaticamente il cursore per renderlo nuovamente visibile.
Così come tutti gli altri brevetti, la possibilità che la tecnologia eye-tracking venga implementata su un prodotto Apple a breve è molto remota, ma pone comunque le basi per un interessante futuro dell’azienda, caratterizzato da molteplici innovazioni.
Via | MacRumors
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