Quando si percepisce che un servizio sta lentamente prendendo piede sul mercato, le principali aziende di quel settore cercano di allinearsi al brand che per primo ha lanciato il servizio così da non restare indietro aggiudicandosi una fetta di mercato prima che sia troppo tardi. E’ probabilmente quello che sta facendo Google che, in trattativa per l’acquisto di Softcard, mira alla propria versione di Apple Pay.
SoftCard è una società specializzata nei pagamenti da dispositivi mobili. Secondo le valutazioni del portale TechCrunch, che cita fonti personali, l’acquisizione dell’azienda potrebbe avere un valore inferiore ai 100 milioni di dollari, una transazione che permetterebbe al colosso della ricerca di acquisire un know how molto ampio poiché sono ben 120 i brevetti posseduti da SoftCard che potrebbero essere applicati a diversi servizi di Google come ad esempio il suo Wallet.
Negli ultimi tempi gli affari per Softcard e per la sua mascotte Tappy non stavano andando proprio a gonfie vele, ma il CEO Michael Abbott ha recentemente affermato che l’uscita di Apple Pay ha ridato interesse anche al suo metodo di pagamento contactless. Sia SoftCard che Apple Pay sfruttano protocolli wireless simili, la differenza tra i due sistemi sta in meccanismi di transazione differenti: mentre Apple Pay sfrutta un codice a 16 cifre univoco denominato Device Account Number, memorizzato nel Secure Element su iPhone o su Apple Watch, Softcard memorizza i dati delle carte di credito sulla SIM dell’utente trasmettendoli successivamente al POS.
https://www.youtube.com/watch?v=nNXc-fvIItw
Via | TechCrunch
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