Il caso legale del momento nel mondo della tecnologia è sicuramente la class action tenuta contro Apple accusata di un utilizzo scorretto dei DRM (Digital Restrictions Management) monopolizzando il mercato della musica digitale su iPod e iTunes. Dagli ultimi aggiornamenti, pare che i legali di Apple non vogliano che i media visionino la testimonianza del defunto CEO Steve Jobs, uno degli elementi intorno a cui gira il processo.
Il filmato in questione, girato nel 2011 poco prima della morte di Jobs, vede il CEO intento a rispondere ad alcune domande su Real Networks, software house nota per Real Player. Secondo le accuse mosse, Apple avrebbe deliberatamente modificato il firmware di iPod in modo da limitare la scelta degli utenti verso altri network. Il tutto si tradurrebbe in una perdita di circa 350 milioni di dollari ai danni della su citata Real Network.
Molti media come Bloomberg, The Associated Press e CNN hanno molto insistito al fine che venisse resa pubblica la deposizione di Jobs, ma a quanto risulta dai documenti depositati presso la Corte Distrettuale del Northern District della California i legali di Apple stanno effettuando una pressione notevole affinché ciò non accada.
Jonathan Sherman, uno dei legali, insiste dicendo che ciò che afferma Jobs all’interno del video non è utile al pubblico per capire di più della vicenda e accusa i media di utilizzare il processo per rievocare l’immagine di un uomo malato che, in un modo o nell’altro, rappresenta una fortissima calamita mediatica. Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers, incaricata del processo, si trova in un certo qual modo in accordo con il team di legali.
Via | TheVerge
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