La redazione di Fortune ha nominato il co-fondatore e CEO di Google Larry Page ‘Uomo d’Affari dell’anno’. Superato quindi anche il CEO di Apple Tim Cook, che ha ottenuto il secondo posto.
Fortune, tramite un articolo approfondito, ha spiegato che uno dei fattori che ha maggiormente influenzato tale scelta è rappresentato dall’innovativo ‘Moonshot Projects‘, progetto ambizioso che mira a realizzare uno screening completo di come dovrebbe essere un essere umano in perfetta salute. La redazione della famosa rivista statunitense ha discusso con Page di diversi argomenti, dalle recenti acquisizioni fino all’influenza che Steve Jobs ha avuto su di lui: “Quando parlavo con Steve Jobs lui era solito dire che stavamo lavorando a troppo cose… Ha fatto un ottimo lavoro con due o tre cose… Ci piacerebbe avere un impatto maggiore sul mondo facendo più cose“.
Ecco invece quanto affermato da Fortune in merito a Tim Cook, che ha ottenuto il secondo posto in classifica:
Prendere il posto di una leggenda può essere molto difficile. Ma dopo tre anni alla guida della società (co)fondata da Steve Jobs, è sempre più chiaro che Tim Cook sa quello che sta facendo come CEO di Apple. Le azioni della società sono ai massimi storici. Le vendite incredibili di iPhone 6 e iPhone 6 Plus e il rinnovato entusiasmo per i Mac stanno compensando la lenta crescita degli iPad. Il nuovo Apple Watch e la già rilasciata nuova piattaforma Apple Pay dimostrano che Apple rimane una società innovatrice, anche sotto la guida di un CEO conosciuto più per la sua abilità operativa che per la conoscenza dei prodotti. […] E con l’acquisto di Beats e con un servizio di musica in streaming, Apple sta invertendo l’avversione di Jobs verso le operazioni di M&M dai costi elevati. […] Cook è il primo CEO dichiaratamente omosessuale a far parte della Fortune 500. La luce continua a splendere alla Apple, anche senza il leggendario manager che l’ha accesa per la prima volta.
Via | 9to5Mac
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