Diversi utenti iPhone come quelli Android preferiscono jailbrekkare il proprio dispositivo per personalizzarlo al meglio. Tuttavia, alcuni produttori non sono d’accordo ed oltre ad ostacolare questa pratica, si battono affinchè resti un processo illegale.
La EFF, un’organizzazione internazionale non profit di avvocati rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nel contesto dell’odierna era digitale, è impegnata da anni nell’azione per la legalizzazione del Jailbreak ed ha già ottenuto ottimi risultati nel 2010 e nel 2012 rendendo il processo legale negli Stati Uniti.
A causa della legge americana DMCA (Digital Millennium Copyright Act) tuttavia, ogni 3 anni bisogna discutere nuovamente della questione Copyright per analizzare i cambiamenti occorsi nel tempo e stabilire nuovamente se un processo può essere considerato legale o meno.
Proprio per questo motivo la EFF è tornata in azione, dichiarando che il Jailbreak o il Rooting di un dispositivo non è un crimine! Inoltre, può essere davvero importante per ragioni di sicurezza come ad esempio l’installazione di una patch di sicurezza dopo che un dispositivo non viene più supportato dal produttore.
Inoltre, all’acquisto di un dispositivo se ne diventa il proprietario assoluto ed è necessario avere la libertà assoluta di fare tutto quello che si desidera.
Insomma la EFF prossimamente si batterà ancora per rendere questo processo legale, con tutti i presupposti di bissare il successo ottenuto negli anni precedenti, almeno sul suolo americano.
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