In seguito all’acquisto di Beats, Apple si introduce anche nel campo dello streaming musicale. Al fine di poter offrire ai suoi utenti, e a quelli che erano già follower della casa di produzione di accessori audio, un servizio di streaming musicale a meno economicamente competitivo, l’azienda californiana chiede alle etichette discografiche di abbassare i prezzi relativi a questi servizi.
Oggetto delle richieste di Apple sono quindi gli abbonamenti ai servizi di musica in streaming. Secondo un report di Re/code, contrariamente alle ipotesi che vedevano il servizio Beats Music rivoluzionato per i Grammy Awards (Febbraio), Apple non avrebbe in programma di revisionare il servizio di streaming in abbonamento fino al prossimo anno. Dato che sicuramente il team di Cupertino ha in mente di potenziare il servizio, era sicuramente necessario iniziare un dialogo con le aziende discografiche, dialogo che però è ancora nelle sue fasi iniziali.
Dopotutto, già nel caso del lancio di iTunes Radio nel 2013, Apple è riuscita ad avere uno sconto sulle royalty rispetto ad altre società concorrenti del settore come Pandora.
Lo streaming musicale è comunque un servizio che si sta diffondendo a macchia d’olio tra le utenze. Basti pensare che in un recente rapporto di Midia Research il 30% degli utenti di Inghilterra, Stati Uniti e Brasile usufruiva di un servizio simile e che addirittura un quinto di questi sottoscrive un abbonamento a pagamento.
Via | MacRumors
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