Quest’anno la WWDC è stata più accogliente e più aperta rispetto a quelle degli anni precedenti. E’ stato anche dato l’addio alla temutissima regina dei PR, Katie Cotton, che in quanto a carattere ricordava molto Steve Jobs. Uno dei motivi del suo addio potrebbe essere il suo non proprio felice rapporto con la stampa. La società californiana, infatti, sembra stia cercando proprio di migliorare questo rapporto con i media. Ma cosa si nasconde dietro questo nuovo volto di Apple?
Cabel Sasser, un noto sviluppatore, ha recentemente affermato su Twitter: “In passato sembrava che l’unico scopo di Apple fosse quello di metterci al nostro posto. Adesso sembra quasi di essere amici.”
Queste recenti mosse rappresentano un importante cambiamento nel modo di fare affari di Apple, anche se l’azienda continua ad ottenere incassi record grazie ai numerosi prodotti innovativi lanciati sul mercato. Sembra quindi la fine di una leadership spietata e di una politica pressante, che ha caratterizzato da sempre la società californiana. Ma in un mondo in cui i “bravi ragazzi” finiscono sempre ultimi, questo nuovo approccio potrebbe rappresentare una minaccia per la stessa azienda? Tim Cook, CEO Apple, non sembra pensarla così.
Gran parte della ritrovata amicizia di Apple si è estesa agli sviluppatori, che, grazie alle loro app, rendono iPhone, iPad e Mac degli strumenti tecnologici meravigliosi. Aditya Narayan, CEO di TurnToTech, ha affermato: “Credo che questo nuovo approccio nei confronti degli sviluppatori sia parte di una progressione naturale, la loro comunità è in continua espansione e merita maggiori attenzioni“. Un esempio è Swift, il nuovo linguaggio di programmazione, che mette a disposizione 4,000 nuove API e che consentirà anche ai meno esperti di sviluppare app.
Apple sembra stia prestando anche molta più attenzione alle richieste dei clienti, come dimostrano gli iMac più economici e gli iPhone 5C, dispositivo in alcuni casi criticato ma dal prezzo ridotto rispetto al fratello maggiore, e la decisione di aumentare le dimensioni del display del futuro iPhone 6, proprio per rendere felici quegli utenti che, guardando anche i dispositivi della concorrenza, lo chiedevano a gran voce.
Il successo mediocre di alcuni di questi prodotti, come l’iPhone 5C, ha però sollevato una questione importante: ascoltare le richieste delle persone è davvero la mossa giusta? Steve Jobs ha sempre affermato che le aziende innovatrici devono decidere autonomamente la direzione da prendere. Jobs, infatti, non aveva paura di prendere decisioni impopolari, spesso criticate, ma che poi si rivelavano essere di successo.
Che Apple stia cambiando atteggiamento è ormai cosa nota, ma in qualsiasi modo la si giudichi, è innegabile che abbia una posizione più che invidiabile nel mondo high-tech. La società di Cupertino ha infatti il pieno controllo su software e hardware, aspetto non riscontrabile in nessun’altra società in questo campo. Samsung, ad esempio, ha il pieno controllo sull’hardware ma non sul software, ovvero Android (anche se questa tendenza potrebbe essere invertita con Tizen, ndr).
Tuttavia, è sbagliato pensare ad una Apple sempre “amichevole”, è recente infatti la notizia che Apple abbia dato il via ad una forte “repressione” in Cina affinché non vengano pubblicate foto di prodotti ancora non lanciati sul mercato. Sembra anche che la società non si affiderà più ad agenzie pubblicitarie esterne, creando gli spot in casa, aumentando maggiormente il controllo sul processo creativo.
La realtà sembra quindi essere più complessa, Apple avrà cambiato, o almeno in parte, il suo atteggiamento ma continuerà a crescere e a guadagnare, che è in qualsiasi caso l’obiettivo principale. Adesso, sotto la guida di Tim Cook, Apple ha la capacità di rilasciare contemporaneamente aggiornamenti sia per iOS che per OS X, senza alcuno spreco di risorse. E tutto questo mentre si lavora su tantissimi nuovi prodotti, grazie anche all’acquisizione di Beats & Electronics.
Via | CultOfMac
Leggi o Aggiungi Commenti